Master o specialistica?
Master o specialistica? Dai 21 ai 23 anni questa domanda è tra le più amletiche della generazione di oggi, perché equivale a chiedersi: frequento un corso di specializzazione che mi indirizza verso il lavoro con un investimento economico o resto in università con un investimento di tempo?
Dopo la laurea triennale non è semplice optare per l’una o l’altra cosa, soprattutto se la facoltà universitaria è una di quelle generaliste che culturalmente offre una preparazione valida ma, professionalmente, apre le porte ad un mare di dubbi sulla sua spendibilità.
Master o specialistica? Capire quali master validi sono disponibili e quali regole li caratterizzano è un preliminare e imprescindibile approccio alla questione.
Facciamo allora un breve confronto:
. Durata.
Se la specialistica di norma dura due anni, il master è solitamente più breve (salvo casi specifici) e va dai tre mesi (sempre parlando in termini generali) ad un anno di durata.
. Impostazione e contenuto.
La specialistica è una laurea successiva ad un triennio di studio ‘basico’, su cui si fonda. L’impostazione di contenuto sarà dunque quella di un percorso di approfondimento teorico con un taglio preciso.
Il master, altresì, è un corso di formazione rivolto a coloro che intendono imparare le armi di un mestiere presente sul mercato e pertanto, affronterà contenuti che, in potenziale, si sono incontrati all’università, ma che tendenzialmente risulteranno inediti soprattutto in relazione al metodo.
. Metodo.
Tra un master e una laurea specialistica, questo cambia parecchio. Nel primo caso infatti gli aspetti teorici, seppur presenti, richiedono una costante esercitazione pratica. I master servono, da questo punto di vista, a fornire non solo i contenuti ma anche i mezzi pratici per approdare direttamente al modus operandi del mestiere.
La specialistica mantiene un approccio teoretico – in quanto universitaria – pur indirizzando ad una consultazione di fonti, sia bibliografiche sia di ricerca sia di analisi, ben strutturata e articolata. Questo, soprattutto in casi di lauree dal forte sapore internazionale, permette di indirizzarsi a contesti più ampi e a confronti culturali.
. Docenti.
Quello universitario agisce in un contesto accademico pur avendo, nei maggiori casi, un’attività di consulenza esterna che concede uno sguardo sul versante professionale di riferimento. Questo accade soprattutto in contesti di studio economico e di finanza.
Il docente di master è fondamentalmente un esponente di quel mercato che va a rappresentare in aula. Pur con eventuali esperienze di insegnamento in università, si divide di base tra le aule dei master e di altri corsi di specializzazione e il suo lavoro. Questo garantisce più di qualsiasi altro elemento contenuti aggiornati e approcci attuali ai metodi di lavoro e ai contenuti di studio.
Master o specialistica: I temi inerenti al confronto sono di ampia natura e in qualche modo inesauribili, anche perché – e lo ripeto – qui gioca un ruolo fondamentale l’indirizzo prescelto.
Il dubbio se iscriversi a un master post laurea oppure ad una laurea specialistica va, dal mio punto di vista, affrontato prima di tutto operando un’azione di ricerca importantissima.
Contestualmente la guida universitaria dell’anno successivo è un valido supporto a individuare il percorso più utile e fattivo per il proprio obiettivo.
Ad ogni modo il quesito non è proprio solo di oggi giorno.
Master o specialistica è infatti un quesito, a ben vedere, che risale all’introduzione dei nuovi corsi di laurea successivi ai vecchi ordinamenti che, come minimo, avevano durata quadriennale.
Da allora le cose sono molto cambiate in termini di master e anche di spendibilità del titolo universitario.